Botswana

Botswana
21 Ottobre 2019 Marco Donati
In Travel

Buongiorno a tutti! Oggi vorrei raccontarvi uno dei migliori viaggi che abbia mai fatto in vita mia.
Sono fermamente convinta che viaggiare sia l’esperienza che ci arricchisce di più in assoluto e sono sempre in giro per il mondo, ma fin da piccola ho sognato di visitare una meta in particolare: l’Africa.

Lo scorso inverno sono andata per la prima volta in Sudafrica ed è stato incredibile, al punto che non ho saputo resistere alla tentazione di tornare in Africa: ad agosto infatti ho organizzato un viaggio in Botswana e ancora non riesco a credere a quello che ho visto con i miei occhi. È il luogo più magico in cui sia mai stata, ha superato ogni aspettativa. In Botswana ho trovato una natura selvaggia, paesaggi e comunità di una bellezza rara.
La nostra giornata tipo era organizzata più o meno così:
Ogni giorno, io e il mio ragazzo ci svegliavamo alle 6.00 per fare colazione e salivamo sulla jeep per il game drive della mattina.
Il giro durava circa 4 ore con una piccola pausa caffè a metà strada, ovviamente nel cuore della savana. La nostra guida sceglieva i punti migliori per fermarsi e godersi le meraviglie del panorama. Dopodiché tornavamo nel lodge, pranzavamo e ci concedevamo un momento di relax. Nel tempo a disposizione ci dedicavamo allo yoga o ai massaggi, oppure rimanevamo semplicemente a contemplare la vista mozzafiato dal lodge.
Il safari del pomeriggio si svolgeva esattamente come quello della mattina, con la sola differenza che la tazza di caffè era sostituita da un bicchiere di vino!

 

Ma come funziona un game drive?

Durante i game drive, la guida che vi viene assegnata all’arrivo rimane con voi per tutta la permanenza. Lo scopo è riuscire a vedere il maggior numero possibile di animali, anche se chiaramente ognuno ha le sue “preferenze” e la guida cerca di accontentare tutti. Il bello dei game drive è che non si sa mai cosa aspettarsi! A volte non si avvista niente per ore e poi, all’improvviso, ecco un branco di leoni. L’estensione del Botswana è notevole e gli animali sono completamente liberi di girare dove vogliono, senza recinti o limitazioni. Ed è proprio questo che la rende un’esperienza speciale: è impossibile sapere con certezza se si riuscirà a vedere qualcosa, ma quando succede l’entusiasmo e le emozioni forti che si provano in quel momento sono qualcosa di irripetibile. E vi assicuro che non se ne ha mai abbastanza! Ogni avvistamento è diverso: lo stato emotivo cambia di continuo e può suscitare un misto di divertimento, sorpresa, o persino paura.
Abbiamo visto animali semplicemente intenti a sonnecchiare o camminare, altri correre o cacciare acquattati, altri ancora mangiare, giocare e darsi battaglia.
Ogni volta è come la prima, e ogni volta il legame emotivo con gli animali si rinsalda, perché si impara a conoscerli e rispettarli. Le guide non servono solo a portare in giro i turisti e a trovare le condizioni ottimali o gli animali più rari: durante questa straordinaria esperienza, instaurano un rapporto con voi insegnandovi le particolarità, le abitudini e il temperamento di ogni specie e cercando di rispondere alle vostre curiosità in merito. In questo modo, il visitatore diventa un tutt’uno con la natura e si sente parte di un disegno più grande.
In Botswana abbiamo soggiornato in due lodge e conosciuto altrettante guide. Entrambe erano altamente qualificate e avevano un livello di competenza impressionante, però se ci siamo legati di più alla prima: Action.
Action ci ha rubato il cuore per la passione che metteva in ogni singola uscita (anche se fa questo mestiere ogni giorno, da sei anni) per assicurarsi che riuscissimo a vedere i “Big Five” e non solo.
Anche se con la seconda guida (che comunque era fantastica!) abbiamo visto più animali e ci siamo imbattuti in situazioni più insolite, l’amore per la natura che Action ci ha trasmesso non ha rivali.

 

Che cosa sono i Big Five?

Non posso non dedicare una breve parentesi ai Big Five, cioè i cinque animali più “pericolosi” della savana. Non fraintendetemi: non sono “pericolosi” perché attaccano gli esseri umani per il solo piacere di farlo – nessun animale è aggressivo o parte alla carica senza motivo. Sono pericolosi perché se un uomo lottasse contro di loro corpo a corpo, difficilmente avrebbe la meglio.
Il termine Big Five è stato coniato dai cacciatori, perché questi cinque splendidi animali erano i più difficili da cacciare: leone, leopardo, elefante, rinoceronte, bufalo.

 

I miei consigli:

  1. Andate in Africa.
  2. Imparate tutto quello che potete sulla fauna africana.
  3. Visitate più di un Paese, perché ognuno è diverso.
  4. Viaggiate in compagnia, preferibilmente di una persona a voi cara, perché è un’esperienza che vale la pena condividere.
  5. PORTATEVI UNA MACCHINA FOTOGRAFICA! Vi maledireste per averla lasciata a casa. Scatterete foto continuamente, credetemi, persino in camera, perché gli animali amano farvi vista di tanto in tanto.
  6. Viaggiate leggeri e mettete in valigia vestiti comodi.
  7. Se il lodge vi autorizza, provate un safari a piedi! Io l’ho fatto e mi è piaciuto da morire: abbiamo imparato un sacco sulle tracce e su come riconoscere gli animali dalle impronte.
  8. Non rinunciate al game drive della mattina o del pomeriggio, perché ve ne pentireste: potrebbe essere la volta buona per vedere il vostro animale preferito!
  9. Nel tempo libero, cercate di fare moto (ginnastica, yoga, ecc.), anche se siete stanchi, perché potrebbe essere l’unico momento utile: passare 9 ore al giorno seduti è piuttosto pesante!
  10. Godetevi ogni singolo minuto del soggiorno, perché quando tornerete vi verrà veramente il famoso mal d’Africa.

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